Il 20% del territorio è collinare, ricoperto da boschi cedui (castagno e robinia) e rovere; la collina più alta raggiunge i 450 m. Tali zone sono percorse da sentieri e stradine, che ben si prestato a passeggiate a piedi, a cavallo e in bicicletta. La restante parte è pianura, in cui per secoli è stata praticata la tradizionale coltivazione cerealicola e foraggiera. All’inizio del novecento, si affiancherà ad essa la coltivazione del pesco, che divenne ben presto la produzione agricola più importante della zona, imponendosi anche a livello regionale come quantità e qualità del prodotto.

Di qui, la vocazione agricola del territorio andò sempre più caratterizzandosi come ortofrutticola, affiancando alle pesche la coltura del kiwi, degli zucchini, degli asparagi e dell’uva fragola.

A favorire un’agricoltura così specializzata, ha concorso una fitta rete di rogge di irrigazione, derivate da canali più grandi che si dipartono a loro volta dalla Dora Baltea.

Negli anni Ottanta sorsero importanti strutture mercatali e fu costituita una cooperativa di produttori ortofrutticoli per il ritiro, la lavorazione e la commercializzazione di questi prodotti. In quest’area, per 10.000 mq coperti, si svolge dal 1994 anche un importante Mercatino del Piccolo Antiquariato.

All’attività agricola, si sono accompagnate negli anni piccole aziende artigianali, industriali e commerciali.

Il paese conta oggi 2640 persone, di cui circa il 10% proveniente da diverse aree europee ed extra-europee.